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1970 - 1986

Arcispedale Santa Maria Nuova

Pacifico avamposto del sostegno al Mozambico in lotta

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L’Arcispedale Santa Maria Nuova tra il 1970 e il 1975 ha svolto un ruolo particolare per supportare la rivolta contro il colonialismo in Africa. Da qui infatti vennero inviati farmaci e presidi sanitari a sostegno dei combattenti. Sempre qui vennero curati sette partigiani del Movimento di Liberazione del Mozambico (FRELIMO) che a loro volta vennero formati in professioni sanitarie. 

Scuola interna dell'Arcispedale Santa Maria Nuova; il deputato Franco Boiardi e alcuni rappresentanti della città di Pemba, tra i quali il sindaco Simao Napica e Amandio Chongo, gemellata con Reggio, 1976. Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, Archivio Giuseppe Soncini - Bruna Ganapini 

L’antica istituzione cittadina venne definita da Giuseppe Soncini un peculiare «posto di combattimento» nel supporto alla guerra anticolonialista in Mozambico. Infatti, per quasi cinque anni il nosocomio fu il caposaldo fondamentale della solidarietà popolare sviluppata da Reggio Emilia nei confronti del Frelimo, il movimento di liberazione del Paese africano.

Corrispondenza tra il presidente dell'ospedale reggiano e l'ambasciatore portoghese in Italia, 1971. Archivio Reggio - Africa 

Nel luglio 1970 viene ratificato il gemellaggio con l'Hospital central di Cabo Delgado, gestito dal Frelimo nelle zone appena conquistate. Ciò rese possibile una molteplicità di iniziative coordinate dal comitato per gli aiuti sanitari al popolo del Mozambico.   

Documento che attesta la prima spedizione di materiale sanitario a favore del Frelimo, settembre 1970. Archivio Reggio - Africa 

Casse contenenti presidi sanitari pronte per essere spedite ai posti medici del Frelimo in Tanzania e Mozambico, circa 1972. Archivio Reggio - Africa 

Fino al 1975, anno in cui venne proclamata l’indipendenza del Mozambico, l'ospedale reggiano spedì regolarmente casse di medicinali e materiale sanitario.

Il 1971 fu decisivo per il rafforzamento del legame transcontinentale. In primavera, infatti, una delegazione di medici raggiunse le strutture sanitarie del Frelimo collocate nella Tanzania meridionale con il duplice obiettivo di accertarsi delle concrete esigenze sanitarie e di tenere corsi di formazione per i colleghi africani. L'autunno invece portò «sette partigiani mozambicani» all'Arcispedale. Essi, feriti durante il conflitto contro il Portogallo, ricevettero le cure necessarie e, una volta ristabilitisi, ne frequentarono la scuola di formazione interna. Altri cinque di loro arrivarono poi nel 1973.  

Programma di lavoro per i sette mozambicani ospiti dell'Arcispedale, 11 novembre 1971. Archivio Reggio - Africa 

Anche sul fronte della comunicazione, il nosocomio reggiano giocò un ruolo chiave: il suo periodico ospitò infatti le cosiddette «Pagine rosa», inserto che forniva ai cittadini notizie sulle tre colonie portoghesi in lotta e li coinvolgeva nelle iniziative solidali promosse dal comitato.

Pagine Rosa, comunicazione di nuovi aiuti in partenza per il Mozambico; copertina de "L'Arcispedale" quindicinale periodico, n.14 del 25 luglio 1970. Archivio Reggio - Africa 

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