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2013 - oggi

Parco della pace Oliver Tambo

Scopri le radici del profondo legame tra il presidente dell'ANC e Reggio

Porto di Genova, maggio 1980: partenza della prima nave della solidarietà con i popoli dell'Africa australe; si notino Giuseppe Soncini e Oliver Tambo, presidente dell'Anc. Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, Archivio Giuseppe Soncini - Bruna Ganapini  

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Un anno dopo il massacro di Soweto Giuseppe Soncini incontra Oliver Reginald Tambo, presidente dell’ANC. Il legame profondo di amicizia e stima, esteso a tutta la città, è attestato ancora oggi dalla vicinanza nel Parco della Pace dei due monumenti che li ricordano.

Reggio Emilia, parco della pace, 7 giugno 2013: l'ambasciatrice sudafricana in Italia Nomathemba Tambo e Bruna Ganapini Soncini scoprono la targa del parco. Comune di Reggio Emilia.

Reggio Emilia, 26 aprile 2015, parco della pace Oliver Tambo: la delegazione sudafricana e quella mozambicana in visita, insieme ad alcuni dei protagonisti della storia di amicizia; si segnalano, in particolare, da sinistra: l'assessore Foracchia, Olga Riccò Fornaciari, Graça Simbine Machel e la figlia Josina, l'ambasciatrice sudafricana in Italia Nomathemba Tambo, Samito Machel, Bruna Ganapini Soncini e la figlia Liuba, Remo Fornaciari. Comune di Reggio Emilia.

Dal giugno 2013 il parco della Pace è intitolato a Oliver Reginald Tambo, l'uomo che guidò l'ANC sudafricano per trent'anni, mentre il compagno di lotta e amico fraterno Nelson Mandela scontava l'ergastolo a Robben Island.

Egli svolse al tempo stesso una straordinaria opera diplomatica, in esilio dal suo Paese, che lo impegnò per metà della sua vita e che ebbe l'obiettivo di assicurare supporto internazionale alla causa della lotta all’apartheid.

Sechaba n.1, giugno 1978, articolo inerente il lancio dell'anno internazionale contro l'apartheid promosso dalle Nazioni Unite. Archivio Reggio - Africa

Tambo chiese sempre ai militanti dell'ANC di sforzarsi di applicare una visione etica nella pur strenua opposizione alla brutalità cieca del razzismo sudafricano. L'incontro con Soncini e il Comitato unitario con base a Reggio avvenne pochi mesi dopo il massacro di centinaia di studenti a Soweto (sobborgo della città di Johannesburg), del giugno del 1976. Davanti a questo evento, il mondo occidentale non potè più ignorare la violenza del regime razzista.  

Sechaba n.1, copertina con l'immagine del piccolo Hector Pieterson esanime, emblema del massacro di Soweto (16 giugno 1977),1978. Archivio Reggio - Africa

Il primo contatto tra l'amministratore reggiano (all'epoca anche assessore al bilancio) e Tambo fu agevolato dal Presidente mozambicano Machel, il quale era certo che l'ANC avrebbe tratto giovamento dalla solidarietà popolare di Reggio Emilia.

Patto di solidarietà che impegna il comune di Reggio Emilia e l'African National Congress, firmato dal sindaco Ugo Benassi e dal presidente Anc Oliver Reginald Tambo, 1977. Archivio Reggio - Africa

Accanto a questo supporto concreto si creò un legame di amicizia e di stima profonda tra il presidente Tambo e i reggiani coinvolti nella mobilitazione solidale.

Ringraziamento da parte del presidente Tambo alla città di Reggio Emilia per l'impegno profuso nell'organizzazione della seconda conferenza di solidarietà con l'Africa australe, 1982;
lettera del presidente Tambo al sindaco di Reggio Emilia in cui viene rammentato lo stretto legame tra ANC e la città emiliana,1982. Archivio Reggio - Africa.

Oliver Tambo in visita a Reggio Emilia nel 1989. Archivio Telereggio

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Tambo estese la sua gratitudine all'intera città, come si può evincere dalle parole incise nel basamento della statua che lo raffigura e che è stata collocata nel parco a dicembre 2017, accanto al monumento dedicato all'amico Giuseppe Soncini inaugurato nel 1997 e costruito di marmi provenienti dal Mozambico.

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