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1983 - oggi

Via Martiri di Soweto

Per non dimenticare che l'istruzione è la chiave della libertà 

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Studenti e insegnanti delle scuole di Soweto scesero a manifestare contro l’imposizione dell’Afrikaans come lingua per i neri. Di questi, 23 persero la vita sotto il fuoco della polizia. Dal 1983, accanto a via Martiri della Bettola troviamo questa via. Due storie lontane accomunate degli stessi ideali.

Sechaba n. 23-24 Giugno - Luglio 1982. Archivio Reggio - Africa 

Portavano cartelli con la scritta “Non sparateci – Non siamo armati”. Ma il 16 giugno 1976 furono uccisi 23 esseri umani.

Sechaba n. 1 Giugno 1978.
Archivio Reggio Africa. 

Sechaba n. 19-20 Dicembre 1981. Gli studenti di Soweto bruciano i loro testi scolastici per protestare contro l'educazione bantu. Archivio Reggio - Africa 

Erano studenti e docenti delle scuole elementari di Soweto, una delle più grandi township africane. Protestavano contro le disposizioni del Governo che intendevano imporre la lingua del regime che rappresentava la disuguaglianza, l’afrikaans, come lingua ufficiale dei neri, impedendo loro l’uso dell’inglese.

Il governo razzista del National Party dopo aver negato diritti umani e la libertà delle persone di amarsi a prescindere dal diverso colore della propria pelle intendeva in questo modo imporre anche i modi di comunicare negando di fatto l’accesso al potere alle persone di colore.

Sechaba n. 1 Giugno 1978. Archivio Reggio Africa

Usciti dalle aule questi ragazzi avevano la voce, i loro cartelli, la loro dignità e qualche pietra per affrontare forze di polizia con mezzi corazzati, gas lacrimogeni, visiere, scudi e armi. La polizia aprì il fuoco e i primi a cadere a terra furono quattro bambini. Tra loro Hector Pieterson di 13 anni. Una fotografia documenta il momento in cui il suo corpo viene portato via dagli amici: un'immagine che fece il giro del mondo. Ogni anno il 16 giugno in Sudafrica si celebra la giornata dei giovani per ricordare quei bambini e quei ragazzi che cantavano per la libertà “Se noi dobbiamo imparare l'afrikaans, voi dovreste imparare lo zulu”. Dall'ottobre 1984 per decisione del Consiglio Comunale, esiste via Martiri di Soweto accanto a via Martiri della Bettola a significare come queste stragi di innocenti uniscono i popoli e le epoche nella lotta per i diritti e per ricordare i ragazzi uccisi dietro a quei cartelli : “Non sparateci – Non siamo armati”.

Sechaba n. 1 Giugno 1978. Archivio Reggio Africa

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