L’episodio rappresenta il primo omicidio fascista nella provincia di Reggio Emilia e segna l’inizio dell’aggressione squadrista nel reggiano. La vicenda si inserisce nella repressione delle lotte bracciantili locali, finanziata dagli agrari locali che si servono dei fascisti carpigiani come loro braccio armato. Il fascio di Carpi, riconosciuto poi a livello nazionale come uno dei più violenti della pianura padana, rappresenta uno dei nuclei squadristi primigeni della zona. La loro violenza finanziata e prezzolata dagli agrari comincia ad irradiare tutti i paesi della campagna circostante. Il 31 dicembre 1920 i socialisti correggesi organizzano il “Veglionissimo Rosso” al Teatro Asioli, una serata danzante per festeggiare il Capodanno con fini solidali.
Manifesto del Veglione Rosso. Tratto da: Antonio Rangoni, Correggio 1900/1960. Storia dei Movimenti popolari. Volume 2. La disgregazione dello Stato liberale, Correggio, Franchini e Grillenzoni editori, 2003, p. 9