Il secondo delitto fece molto scalpore anche perché la vittima, Adolfo Vezzani, era stato fino a pochi mesi prima consigliere comunale e assessore all'Istruzione. Nato a San Martino in Rio l'11 ottobre 1893, di professione fornaio, era stato eletto nel consiglio comunale subito dopo la fine della guerra e ricopriva anche la carica di assessore alla pubblica istruzione. Viveva in piazza Belgioioso 2 insieme ai fratelli, a pochi passi dall'abitazione di Agide Barbieri. L'agguato mortale avvenne la sera del 25 settembre 1922, originata da una banale discussione su un biglietto del cinema che uno squadrista non voleva pagare. Accusato dell'omicidio fu Florindo Borghi e, secondo il Pubblico Ministero, nessun “... dubbio alcuno può sussistere circa la intenzione omicida, data la natura dell'arma usata, la brevissima distanza fra ucciso e sparatore e la parte del corpo presa di mira. La causale del fatto va ricercata nell'indole prepotente del Borghi e da una specie di persecuzione che da qualche giorno il Borghi usava verso Vezzani Gildo [fratello di Adolfo]...”, così recitava l'accusa del pubblico ministero al processo del 1923 che si concluse, anche in questo caso, con l'amnistia e la liberazione dell'imputato. Adolfo Vezzani è sepolto con la moglie nel cimitero comunale di Pieve Modolena a Reggio Emilia.
“Il Giornale di Reggio”, 25 settembre 1922. Emeroteca Istoreco