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1940-1980

Teatro Municipale

Scopri la vita della città sotto i bombardamenti

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Utilizzato principalmente dagli studenti del vicino Istituto "Angelo Secchi" come rifugio antiaereo, il Teatro oggi intitolato a Romolo Valli è simbolo della ritrovata libertà. Il 9 giugno 1945 apre le porte a una nuova stagione lirica con l’opera Andrea Chénier, devolvendo il ricavato della serata in aiuto alle popolazioni della montagna. La cittadinanza partecipa con entusiasmo riempiendo ogni ordine.

SFILATA DI CONTADINE CON ALLE SPALLE IL TEATRO MUNICIPALE PER UN COMIZIO DI WALTER AUDISIO
FOTOTECA ISTORECO, REGGIO EMILIA 1947

PIAZZA DELLA VITTORIA CON IL TEATRO MUNICIPALE
FOTOTECA ISTORECO, FOTO ANDREA MAINARDI, REGGIO EMILIA 2018

PIAZZA CAVOUR CON IL TEATRO MUNICIPALE
FOTOTECA BIBLIOTECA PANIZZI, REGGIO EMILIA 1910 CA.

"Il teatro R. Valli", Medita - RAI, Reggio Emilia 2005 - DURATA: 3,27

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Il Teatro Municipale Romolo Valli, il maggiore dei tre teatri di Reggio Emilia, fu costruito grazie alle donazioni dei cittadini tra il 1852 e il 1857 secondo il progetto dell'architetto modenese Cesare Costa. 

Appare oggi praticamente invariato rispetto al momento inaugurale. 

Nel 1980 è stato dedicato all'attore reggiano Romolo Valli.

RIFUGIO ANTIAEREO NEI SOTTERRANEI DEL TEATRO MUNICIPALE - REGGIO EMILIA

SOTTERRANEI DEL TEATRO MUNICIPALE DOVE ERA ALLESTITO IL RIFUGIO ANTIAEREO
FOTOTECA ISTORECO, FOTO ANDREA MAINARDI, REGGIO EMILIA MARZO 2018


Nel corso del secondo conflitto mondiale i suoi sotterranei vengono adibiti a rifugio antiaereo e molti reggiani, fra cui gli studenti dell'Istituto Superiore per Geometri "Angelo Secchi", vi trovano riparo durante i bombardamenti che fra il ’43 e il '45 colpiscono la città. 

ISTITUTO SUPERIORE PER GEOMETRI “ANGELO SECCHI”, OGGI SEDE DEI CIVICI MUSEI
FOTOTECA BIBLIOTECA PANIZZI, ROBERTO SEVARDI, REGGIO EMILIA 1910

La mattina del 7 marzo 1945 un’incursione alleata colpisce dapprima la Caserma Zucchi poi piazza Cavour, Banca d’Italia, Teatro e Chiesa di San Francesco, che ancora oggi reca i segni dei proiettili. In quel contesto morirà un ragazzo di quindici anni, Ettore Gregori, mentre un altro studente, Giorgio Magagnini, perderà una gamba.

CARICO DI 12 BOMBE SGANCIATO DALL'AEREO B-17 (FLYING FORTRESS) N. 818 DEL 99° GRUPPO BOMBARDIERI USAAF SGANCIATO VERSO LA PERIFERIA NORD DI REGGIO EMILIA, ORE 13.36
FOTOTECA ISTORECO, FONTE ARCHIVI NARA-USA, 8 GENNAIO 1944

La propaganda fascista ne approfitta per lanciare dal cielo volantini di condanna degli angloamericani quali “Assassini all’opera!”.

VOLANTINO LANCIATO SULLA CITTÀ DI REGGIO EMILIA DAL GOVERNO FASCISTA
ARCHIVIO ISTORECO, 1944

GIORGIO MAGAGNINI ANNI '40 E IMMAGINE DI UN FUNERALE PARTIGIANO FINE APRILE '45
FOTOTECA ISTORECO, REGGIO EMILIA

Alla fine del conflitto il teatro riprese la sua normale programmazione: l’inaugurazione di una nuova stagione lirica, nella libertà ritrovata alla fine del fascismo e dell’occupazione nazista, avvenne la sera del 9 giugno 1945 con l’opera Andrea Chénier di Umberto Giordano. 

Il tenore Francesco Merli e la soprano Maria Carbone riscossero un enorme successo. 

Gli spettatori gremivano il Municipale in ogni ordine. 

MANIFESTAZIONE POLITICA NELLA SALA DEL TEATRO MUNICIPALE
FOTOTECA BIBLIOTECA PANIZZI, REGGIO EMILIA 1955 CA.

Il ricavato della serata andò in aiuto alle popolazioni della Montagna reggiana: liberi sì ma ancora segnati dalle privazioni e violenze del conflitto appena concluso.

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