Il Tecnopolo, oggetto di un ampia opera di restauro e riqualificazione nel 2013, è uno degli edifici più antichi ancora esistenti del vasto complesso delle officine Reggiane. Già attivo negli anni venti del secolo scorso come fonderia di ghisa, costituiva il fulcro della produzione ferroviaria che fu all'origine della fabbrica motivo per cui venne costruito esattamente dietro la stazione, a nord della linea Milano – Bologna.
1904-oggi
Tecnopolo
L'edificio più antico che per primo guarda al futuro
Oggi sede di alcuni laboratori scientifici, uffici e sale conferenze grazie al restauro del 2013, il Tecnopolo è stato scenario di numerose trasformazioni nel corso della storia. Fonderia di ghisa negli anni ‘20, centro della produzione nel periodo di occupazione durante la lotta per le Reggiane del 50-51 e quindi luogo di innovazione e sapere. Per Reggio Emilia non è solo un edificio, ma anche un luogo-simbolo dei mutamenti che hanno attraversato il secolo scorso e che ora si prepara alle sfide del futuro.
La fonderia di ghisa, uno dei primi reparti ad entrare in funzione. Fototeca Istoreco, Reggio Emilia primi del '900
Interno del Tecnopolo. Fototeca Istoreco, foto Andrea Mainardi, Reggio Emilia 2021
Veduta laterale del Tecnopolo. Fototeca Istoreco, Reggio Emilia anni '50
Scritta di epoca fascista all'interno dell'attuale Tecnopolo. Fototeca Istoreco, foto Andrea Mainardi, Reggio Emilia 2021
Da questo primo nucleo le Reggiane si espansero notevolmente a Est fino all’aeroporto e via dell'Aeronautica mentre ad Ovest fino a quasi Viale Regina Margherita, con il Tecnopolo posizionato quasi perfettamente al centro. Durante l'occupazione delle Reggiane nel 1950-1951 fu utilizzato dagli operai in lotta per la realizzazione dei trattori R 60. Al suo interno sono ancora visibili alcuni dei danni subiti durante le incursioni aeree della seconda guerra mondiale e una scritta di propaganda dell'epoca fascista. Oggi vi hanno la loro sede alcuni laboratori scientifici, una sala conferenze e viene utilizzato anche per ospitare eventi pubblici.
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