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1915-1918

Torre del Bordello

Dal Quattrocento, Reggio Emilia vista dall'alto

Map

Una Torre dal nome alquanto singolare sovrasta il centro di Reggio Emilia. Normalmente chiusa, è stata recentemente riaperta in occasioni speciali regalando al pubblico una vista a 360° gradi sulla città. Durante la Prima guerra mondiale fu protagonista di alcuni momenti salienti proprio in virtù della sua posizione.

fontana del crostolo e duomo con torre del bordello sullo sfondo
fototeca biblioteca panizzi, foto ars - reggio emilia 1930 ca.

fontana del crostolo e duomo con torre del bordello sullo sfondo
fototeca istoreco, foto andrea mainardi - reggio emilia 2018

La quattrocentesca Torre del Bordello, con i suoi cinquantuno metri d'altezza, è stata per secoli il punto più elevato di Reggio Emilia e per questo punto d'osservazione privilegiato.

torre del bordello
fototeca istoreco, foto andrea mainardi - reggio emilia 2018

torre del bordello da via p. toschi fototeca biblioteca panizzi, fondo ivano burani - reggio emilia 1972

torre del bordello da via p. toschi
fototeca biblioteca panizzi, fondo ivano burani - reggio emilia 1972


Parve quindi logico utilizzarla come posto d'avvistamento per segnalare l'eventuale arrivo di bombardieri austroungarici. L'allarme era dato dal suono delle campane, mentre i vigili del fuoco si sarebbero sparpagliati per la città azionando trombe e sirene.

Portici del municipio e di piazza san prospero con i sacchi di sabbia per la difesa antiaerea
fototeca biblioteca panizzi, foto roberto sevardi - reggio emilia 1918

La piazza del Municipio e quella di San Prospero erano protette da centinaia di sacchi di terra e sabbia per ridurre il potenziale distruttivo delle bombe.

ingresso del municipio di reggio emilia
fototeca istoreco, foto andrea mainardi - reggio emilia 2018

Il 12 giugno 1915, alle 23.30, la sentinella di servizio diede l'allarme, scatenando il panico: sei aeroplani erano stati avvistati lungo la via Emilia, provenienti da Modena. Venne oscurata l'illuminazione pubblica, mentre la popolazione svegliata all'improvviso, non sapeva bene come comportarsi. Ci fu chi si nascose nelle cantine, chi si riversò in strada in attesa degli eventi, chi si affacciò ai balconi per spettegolare.

"MENTRE GUARDAVO TRENTO", autore anonimo

Coro Respiro, Sara Sistici e Antonio De Vanna, Centro studi Musica e Grande Guerra, 2016

I misteriosi aerei non giunsero mai, nè si ha notizia di altre località bombardate nelle vicinanze; probabilmente si trattava di un gruppo di aerei italiani in transito.
Del resto a Reggio Emilia vennero allestiti due piccoli campi d'aviazione provvisori nelle frazioni di Gaida e Marmirolo/Roncadella, a ovest e a est del capoluogo, lungo la via Emilia, tappe nei voli a lunga distanza. “Il giornale di Reggio” così commentò l'episodio il 14 giugno: “... si è rimasti tutta la notte sotto l'incubo terribile di sentirsi rotear sopra la macchina infernale, che doveva con poche pillole distrugger Reggio dalle fondamenta!…”.

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