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1934-1940

Casa del Fascio di Villa Ospizio

Qui sarebbe dovuto sorgere un nuovo campo da calcio in città

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Ben prima dello Stadio "Giglio" Reggio Emilia avrebbe dovuto dotarsi di uno stadio diverso dal Mirabello. Tuttavia qualcosa non andò nel modo desiderato e nell’area all’epoca designata per il nuovo impianto sorge oggi il campo di atletica “Virgilio Camparada”.

Casa del Fascio Villa Ospizio Fototeca Biblioteca Panizzi, fondo Renzo Vaiani, Reggio Emilia 1938

Facciata della ex casa del Fascio di Villa Ospizio Fototeca Istoreco, foto Andrea Mainardi, Reggio Emilia 2019

Progetto per la costruzione del nuovo campo da calcio. Archivio storico Comune di Reggio Emilia, 1930

Alla metà degli anni trenta venne decisa la costruzione di un nuovo stadio civico, per sostituire il Mirabello ritenuto inadeguato.

A questo scopo nel 1934 il Comune acquista dal marchese Ippolito Gropallo Rocca Saporiti il podere Casino, 31 biolche reggiane (circa 90.000 mq) a Villa Ospizio, lungo la via Emilia.

Municipio di Reggio Emilia, occupazione di terreno per campo gioco pallacanestro. Archivio storico Comune di Reggio Emilia, 1940

Municipio di Reggio Emilia, occupazione di terreno per campo gioco pallacanestro, 1940. Polo archivistico di Istoreco

I lavori tuttavia non partono e dopo cinque anni una parte del terreno viene affittata alla Società Aeronautica Italiana per ospitare la propria sezione del dopolavoro, affinché gli operai potessero coltivare il ricino nel tempo libero.
Nell’aprile 1940 il segretario del PNF di Villa Ospizio chiede di poter usufruire di una parte del terreno fra l’area del costruendo stadio civico e la locale Casa del Fascio per allestire un campo provvisorio di metri 35x25 al fine di ospitare il torneo federale di pallacanestro. Il Podestà concede il permesso ma con la richiesta di lasciare immediatamente libero il terreno nel caso fossero iniziati i lavori per la costruzione dello stadio.

progetto campo calcio anni '30 Reggio Emilia

Mappa della città di Reggio Emilia, anni trenta. Fototeca Biblioteca Panizzi


Due mesi dopo ci fu la dichiarazione di guerra alla Francia e alla Gran Bretagna e il progetto venne definitivamente abbandonato.

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