Villa Ottavi a Pieve Modolena, Fototeca biblioteca Panizzi, Roberto Sevardi, 1920 ca.
Scrive Walter Baricchi nella sua pubblicazione Insediamento storico e beni culturali del Comune di Reggio Emilia, «L’insediamento, di ispirazione toscana, progettata nel 1855-1860, fa parte di un pregevole complesso di villa con parco; era di grande interesse nella soluzione dei percorsi e negli elementi formativi tra cui un laghetto. In asse con la villa, a meriggio, si impostava un lungo viale prospettico che la collegava alla strada per Cavriago, ove sono ancora collocati i pilastrini terminali».
Divulgata via radio la notizia dell'armistizio fra Regno d'Italia e Alleati, dopo la mezzanotte dell'8 settembre i reparti di questo reggimento corazzato occuparono Parma e Cremona. Proprio partendo dal Bosco Terrachini la Divisione invase Reggio Emilia uccidendo cinque militari italiani alla Caserma Zucchi. Nel pomeriggio del medesimo giorno, un altro suo contingente completò la conquista di Piacenza e altre sue unità da Modena si diressero verso Vicenza, dove assaltarono caserme, presidi e aeroporto. A Reggio era presente Joachim Peiper che solo dieci giorni dopo, a Boves, si renderà responsabile di una strage di civili.