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1960

Isolato San Rocco

Qui viene ucciso Emilio Reverberi

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Emilio Reverberi, 39 anni, operaio tornitore ed ex partigiano lasciò la moglie e due figli. Ucciso nei pressi dell’attuale Galleria Cavour, fu partigiano del distaccamento Amendola della 144a Brigata Garibaldi.

Isolato San Rocco. Fototeca Biblioteca Panizzi, Studio Vaiani, 1954 ca. 

Galleria Cavour nell'Isolato San Rocco. Fototeca Istoreco, foto Andrea Mainardi, 2020 

polizia isolato san rocco

La Polizia disperde i manifestanti con l'uso dell'idrante. Fototeca Istoreco, Reggio Emilia 1960.


Il 7 luglio 1960 i manifestanti, prima, si rifugiano sotto il porticato settentrionale dell'Isolato San Rocco per sfuggire al lancio di acqua del camion-idrante. Poi, per ripararsi dagli spari, gli stessi cercano riparo del colonnato prospiciente la Banca d’Italia e via San Rocco, nell’attuale Galleria Cavour, dove Emilio Reverberi trova la morte.

Foto ritratto di Emilio Reverberi e Emilio Reverberi con i figli. Foto famiglia Reverberi 

Emilio Reverberi, 39 anni, operaio tornitore ed ex partigiano lasciò la moglie e due figli. Originario di Cavriago, abitava in via Dante Zanichelli nelle case operaie oltre il fiume Crostolo. Durante la Resistenza fu partigiano del distaccamento Amendola della 144a Brigata Garibaldi. Nel 1941 fu licenziato dalle Officine Meccaniche Reggiane, dove lavorava dall’età di 14 anni, perché comunista. 

luogo uccisione emilio reverberi

Il luogo dell'uccisione di Emilio Reverberi nella Galleria Cavour dell'Isolato San Rocco. Fototeca Istoreco, 1960 


Il 7 luglio, verso le ore 17 circa, si rifugiò nella galleria dell’Isolato San Rocco per sfuggire agli spari ma, arrivato all'affaccio verso la Banca d'Italia, davanti alla vetrina del negozio Zamboni, venne colpito da una raffica di mitra. Cadendo si aggrappò alle maglie della serranda lasciando le impronte insanguinate delle sue mani. 

Palmiro Togliatti e Pietro Ingrao in visita alle bare durante i funerali. Fototeca Istoreco, 9 luglio 1960 

Portato in ospedale morì verso le ore 21. 

Targa posta nel luogo dell'uccisione di Emilio Reverberi. Fototeca Istoreco, foto Andrea Mainardi, 2020 

Per volontà dei familiari della vittima, la targa commemorativa presente in piazza è posta verticalmente e non inserita nella pavimentazione come le altre dei caduti di quel giorno. 

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