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1960

Ospedale Santa Maria Nuova

Qui sono ricoverati i feriti dopo il pomeriggio del 7 luglio

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L'ospedale sorgeva fra l’attuale via Dante (già via dell'Ospedale), via Caduti per servizio, il Parco Santa Maria e la chiesa di San Giacomo. Anche qui il 7 luglio 1960 non mancarono momenti di tensione e qui morì Afro Tondelli in seguito alle ferite riportate dagli spari. 

Vecchia sede dell'Ospedale di S. Maria Nuova. Fototeca Biblioteca Panizzi, 1950 ca. 

Nuovo stabile sorto al posto del vecchio Ospedale Santa Maria Nuova. Fototeca Istoreco, foto Andrea Mainardi, 2020 

La Polizia lancia i lacrimogeni in piazza Cavour. Fototeca Istoreco, 1960 

Il 7 luglio 1960 il gas lacrimogeno lanciato dalla Polizia giunse fino all’ospedale, provocando disagi agli occhi e alla respirazione. Afro Tondelli, operaio impiegato proprio all'ospedale,  dopo il lavoro si avviò per partecipare al comizio contro il governo Tambroni previsto in Sala Verdi. Poco dopo, vittime e feriti, portati da ambulanze della Croce Verde e da automobili di privati cittadini, giunsero in ospedale: fra di loro anche lo stesso Afro Tondelli. 

persone leggono l unita

Persone che leggono la prima pagina de L'Unità dell'8 luglio 1960. Il titolo riporta l'uccisione di 4 persone, Afro Tondelli è morto in ospedale la notte tra il 7 e l'8 luglio, dopo la stampa del quotidiano. Foto Fondazione Gramsci Emilia-Romagna (Bologna) - Raccolta fotografica del Fondo Luigi Arbizzani, 1931-2004


“A mio fratello il proiettile si è fermato sulla spina dorsale, causando una paralisi, ma non era questa la preoccupazione. La preoccupazione era il fatto che si era recisa un’arteria, e con le trasfusioni l’han tenuto vivo fino all’una dopo mezzanotte, cosciente, e noi eravamo lì a darci il cambio al suo capezzale. Io non sono riuscito a dirgli niente. Lui mi ha detto 'Gianni, mi han mirato come a un uccellino, mi han voluto uccidere. Ma se muoio, vendicatemi'.” 

La Verità 28 luglio 1960 - Numero Unico dedicato all'eccidio del 7 luglio. Fototeca Istoreco 

Dopo la morte in piazza di Lauro Farioli e Marino Serri, il decesso in ospedale di Ovidio Franchi e Emilio Reverberi, con la morte di Tondelli nelle prime ore della notte le vittime salirono a cinque. Sedici furono i manifestanti operati in ospedale per ferite da arma da fuoco, cinque i poliziotti feriti da contusioni. Diverse furono le testimonianze rilasciate nei giorni successivi dai manifestanti coinvolti nei fatti, riportiamo qui le parole di Giuseppe Cottafavi che ricostruiscono i momenti più drammatici del pomeriggio del 7 luglio.

Palmiro Togliatti visita i feriti in ospedale. Fototeca Istoreco, 1960 

Momenti di forte tensione fra polizia e manifestanti si verificarono anche nei pressi dell’ospedale e la situazione fu superata grazie all’intervento del personale sanitario in servizio.  Quelli successivi furono giorni disperati che videro in prima linea l’impegno di partiti e rappresentanti e durante i quali sia il sindaco Campioli che Palmiro Togliatti insieme a Nilde Iotti fecero visita ai ricoverati. 

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