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1915-1960

Piazza della Vittoria e Teatro Ariosto

Un luogo dalle molte storie, scopri quelle della Prima guerra mondiale

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La toponomastica non racconta la complessità che la storia porta con sé. Piazza della Vittoria infatti diviene luogo prediletto per l’esaltazione del potere e ancora oggi sotto il portico di Galleria Parmeggiani una lapide riporta il Bollettino della Vittoria, mentre mancano all’appello tutti i morti in quella stessa piazza nel corso di manifestazioni. Una Piazza teatro di molte battaglie, recentemente oggetto di un intervento discusso.

piazza della vittoria prima dell'inaugurazione del monumento ai caduti della prima guerra mondiale
fototeca biblioteca panizzi - reggio emilia 1927

piazza della vittoria, monumento ai caduti della prima guerra mondiale
fototeca istoreco, foto andrea mainardi - reggio emilia 2018

Foto storica Teatro Ariosto di Reggio Emilia in Piazza della Vittoria

teatro ariosto
fototeca biblioteca panizzi, cartolina - reggio emilia 1920 ca.


La sera del 25 febbraio 1915, mentre il teatro Ariosto ospita il comizio privato del socialista irridentista Cesare Battisti, un gruppo di manifestanti si raduna davanti al Politeama per manifestare contro la guerra. Sono braccianti, artigiani, manovali che non vogliono morire per un conflitto lontano e che protestano per la loro stessa sopravvivenza. 

sulle orme di mario e fermo
i ricercatori di istoreco Chiara Torcianti e marco marzi nel centenario della morte ricordano baricchi e angioletti
reggio emilia 2015

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Al colmo della tensione, i militari addetti alla sicurezza iniziano a sparare, sospingendo la folla verso la Chiesa di San Francesco e uccidendo due ragazzi di 18 anni: Fermo Angioletti e Mario Baricchi cui oggi è dedicata una targa, incastonata nel selciato davanti al Teatro.

COMPIANGETE UNA POVERA MADRE

Gruppo Costumi tradizionali Bisiachi Turriaco, 1967

Targa di Piazza della Vittoria e Bollettino della Vittoria
fototeca istoreco, foto andrea mainardi - reggio emilia 2018

Lì vicino, sotto il portico della Galleria Parmeggiani, una lapide in bronzo – collocata attorno al 1921 – riproduce il cosiddetto Bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918, attraverso il quale il generale Armando Diaz annunciò la capitolazione dell'impero austro-ungarico mentre la piazza antistante venne in seguito dedicata alla Vittoria.

Inaugurazione monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale
Fototeca Bibioteca Panizzi, foto roberto sevardi - reggio emilia 1927

L’iconografia ad essa legata divenne il tema portante dell’imponente Monumento ai Caduti inaugurato dall’amministrazione fascista il 30 ottobre 1927, creazione dell'artista parmense Alberto Bazzani vincitore del bando pubblicato nel 1922, oggi ingombrante e plumbea testimonianza di un passato infausto.

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